Cappella dei Garzoni degli Osti


Furono questi «Garzoni» che la ottennero per la propria Università, nel 1575, e se la fecero decorare, svolgendovi le proprie celebrazioni liturgiche.

L'opera di affresco fu affidata al milanese Francesco Nappi (1565-1630), venuto a Roma intorno al 1620. Una ricca decorazione in stucco incornicia i vari affreschi che, a volte, assumono grazia e freschezza. A destra: Gesù Bambino in culla, tra Maria e Giuseppe oranti. Nello sfondo, una caldaia in ebollizione ambienta la scena nella bottega del falegname di Nazareth.

La pala dell'altare: L'Assunzione. La Vergine è seduta in alto sulle nubi, fra angeli, mentre, in primo piano, gli apostoli, attornianti il sarcofago fiorito, guardano a lei. La tela ha una ricchezza di colori tipicamente veneta. È certamente tra le prime opere eseguite dal Nappi a Roma, ancor fresco dell'educazione lombarda. 

L'Assunzione fu danneggiata e derubata da un ladro nel 2009. 

Alla sinistra: L'Adorazione dei magi, ambientata in un gran tempio, non priva di un certo gusto coloristico.

La volta affrescata, ripartita in quattro trapezi, racconta storie della Vergine: sua Presentazione al tempio, Annunciazione, Nozze di Cana, Incoronazione. Nei quattro ovati appaiono quattro Dottori della Chiesa. Sui pilastri, S. Pietro e S. Paolo, in piedi, e quattro busti di Santi. La cappella è protetta da una pesante cancellata in ferro battuto: ricami di volute, rami con foglie, steli con fiori, e cinque stelle ad otto raggi.















...