Cappella dei Pescatori


L'Università dei Pescatori la fece dedicare, nel 1618, a S. Andrea, l'apostolo pescatore, proprio patrono. L'architettura è di Martino Longhi, il Vecchio. È chiusa da una cancellata in ferro battuto. La parte inferiore della cancellata è semplice e austera, formata da sbarre verticali parallele. Al di sopra di queste, la cancellata fiorisce in una siepe di rose dorate. 

Nel centro, sopra la porta che s'apre nella cancellata, la decorazione floreale si dispone in disegno di lunetta, che reca sulla sommità una placca sulla quale è sbalzata la figura di S. Andrea con la sua caratteristica croce ad assi divaricate. È un pregevole lavoro degli inizi del '600. Tutti gli affreschi sono del romano Marzio di Colantonio (1560-1620). Il pittore è poco conosciuto, ma fu ai suoi tempi noto ed abile decoratore di chiese romane. Sui due pilastri che sostengono l'arco, S. Marco e S. Giovanni, in piedi, ampiamente ammantati, recano fra le mani un libro e tengono ai piedi il proprio rispettivo simbolo di evangelisti (leone e aquila). 

Sulle pareti, entro cornici di stucco, a destra: Martirio di S. Andrea. La composizione è tradizionale, il Santo legato, nudo, alla croce greca, tra figure di carnefici e di militi, sullo sfondo di una città imperiale, manieristica, ma non priva di rilievo plastico che trionferà in seguito negli affreschi di Mattia Preti in S. Andrea della Valle. In alto, entro cartella a contorni centinati, Angioletto, piuttosto robusto, che reca corona e palma al santo martirizzato. 

Sopra, entro lunetta: S. Andrea dinanzi al tiranno. Sull'altare, S. Andrea. Nei grigi del fondo. è poderosamente squadrata la figura del vecchio pescatore, in veste gialla e in un gran manto bianchiccio, con volto quasi scolpito, sorreggente la sua croce. Sulla parete sinistra: Martirio di S. Pietro. II santo, inchiodato alla croce a capo in giù, è attorniato dal carnefice e da militi, su uno sfondo di porto con navi dalle vele rigonfie. Nella cartella soprastante, Angioletto, corona. Più in alto, entro lunetta: S. Pietro liberato dall'angelo. La volta, pure affrescata, è ripartita in quattro spazi trapezoidali, raccordati a un rettangolo centrale. 

Nel rettangolo, l'Eterno Padre; negli spazi trapezoidali, scene della vita di S. Pietro e di S. Paolo. Negli angoli della volta, scene evangeliche, a chiaroscuro. 

























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